Chissà quante volte vi sarà capitato di trovare del deposito nelle bottiglie di vino e in particolare dei piccoli cristalli che assomigliano al sale grosso, infatti sono proprio dei sali: il bitartrato di potassio.

Il sale precipita, in parte, quando si altera il suo equilibrio (ad esempio abbassamenti di temperature).
Nel caso dei vini ottenuti da terreni ricchi di potassio, il sale, (tartrato acido di potassio) si forma in maggiore misura.

I cristalli (chiamati anche “diamanti del vino”) si formano soprattutto nelle bottiglie conservate a temperature inferiori a 10°C e raramente tornano a sciogliersi nella bevanda; nei vini che maturano in posizione orizzontale, i cristalli si depositano sul tappo. Ricordiamo che la presenza di cremor tartrato all’interno del vino è un indicatore che questo non ha subìto una purificazione di natura chimica.

Nelle foto che vedete i sali di bitartrato di potassio del vino rosso, si sono depositati sul fondo del vaso vinario durante l’inverno a causa delle basse temperature assumendo forme davvero meravigliose! Una delle tante piccole meraviglie che i vignaioli trovano in cantina.

Per evitare la formazione del sale si possono usare metodi chimici (sostanze colloidi stabilizzanti) o metodi fisici (abbassamenti di temperatura prima dell’imbottigliamento).

Molte aziende invece, non fanno nessun tipo di intervento, scegliendo un processo naturale e soprattutto per lasciare al massimo possibile (anche dopo la piccola precipitazione) la quantità di potassio, in quanto elemento molto utile per la salute (cuore, sangue, ecc.).

Questi cristallini non sono dannosi, e non alterano il gusto del vino, sono un sottoprodotto naturale generato dopo la fermentazione.

Potete usare un decanter per separare qualsiasi deposito che trovate nel fondo delle bottiglie.