Il vino è umanità, poesia, memoria, è appassionarsi e innamorarsi, insomma è vita!
Nulla due volte accade né accadrà. Per tal ragione nasciamo senza esperienza, moriamo senza assuefazione.
(Wislawa Szymborska)

Il vino, quello “vero” è incompatibile con la produzione industriale dove prevale la logica del mercato. Il vino è figlio di un percorso individuale, dal punto di vista di chi lo degusta e di chi lo produce.

In una bottiglia si devono sentire sempre delle persone in carne ed ossa, coloro che vivono quotidianamente il vigneto e conoscono le proprie viti come individui e non come componenti di una massa. Il liquido profumato racconta il lavoro di chi lo ha allevato e ne ha custodito la trasformazione e la maturazione.

Ogni viticoltore che custodisce il proprio vigneto contribuisce alla realizzazione di una forma d’arte ma il suo ruolo non è assimilabile a quello di un artista, lo slancio artistico è della Natura.

Il coraggio è una delle doti indispensabili al viticoltore: fare un prodotto che si ama pur nel rischio che non venga immediatamente compreso dal mercato e dalla critica. Ci vogliono forza d’animo e nervi saldi per mantenersi vigili osservatori del cammino intrapreso dal proprio vino, il cui vero fine non è la conservazione ma la trasformazione.

(Azienda Vitivinicola Poggio la Luna – Scansano)